Nonostante l’Europol abbia smentito qualsiasi ipotetico legame fra Bitcoin e finanziamenti al terrorismo, la Commissione Europea, l’organo esecutivo dell’Unione Europea, ha pubblicato un nuovo documento che raccoglie misure per tagliare i flussi di approvvigionamento a gruppi terroristici, fra le quali sono inclusi standard più restrittivi per gli exchange di crittovalute.
Gli exchange saranno sottoposti alla Quarta Direttiva contro il riciclaggio di denaro per identificare gli utenti; inoltre la Commissione prenderà in considerazione la possibilità di estendere agli exchange e ai provider di wallet online la Payment Services Directive (PSD) che, entrata in vigore nel 2007, unifica le regole comunitarie per quanto riguarda i pagamenti.
Inoltre la Commissione ha spiegato che è stato scelto un approccio di regolamentazione piuttosto che di proibizione vista l’attuale ridotta quota di mercato detenuta dalle crittovalute, e soprattutto prese in considerazione le promesse innovative per il settore dei pagamenti da esse rappresentate.