Il Dipartimento del Tesoro birtannico ha deciso di esentare i business che forniscono portamonete online per valute digitali, fra cui le crittovalute, dalle leggi contro il riciclaggio di denaro, per evitare di oberarli.
In un report pubblicato la scorsa settimana riguardo il riciclaggio di denaro e il finanziamento a gruppi terroristici, il Dipatimento ha spiegato come tutti i servizi che gestiscono esclusivamente valute digitali non verranno sottoposti alle leggi anti riciclaggio; tuttavia, le piattaforme che invece permettono di effettuare scambi tra valute digitali e valute FIAT, come gli exchange, dovranno uniformarsi alle norme vigenti.
La decisione, influenzata dai pareri di diverse figure accademiche, governative e legali, si basa sul fatto che è stato osservato un basso livello di correlazione fra attività illecite e utilizzo di valute digitali, e l’eventuale estensione delle norme anti riciclaggio ai servizi ora esonerati avrebbe comportato più svantaggi che benefici in termini di limitazione del riciclaggio e agevolazione delle nuove imprese operanti nel settore, e di conseguenza dell’innovazione stessa.